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Muro delle bambole

Uscito sul Quotidiano del Sud - Edizione di Salerno del 27-04-2021
Pagina "Colloquiando"

 
I naugurato a Milano il 21 giugno 2014, nella centralissima Via De Amicis (vicino alle Colonne), il Muro delle Bambole è un’installazione permanente contro il femminicidio. Nasce da un’idea della cantautrice Jo Squillo, coautrici Giusy Versace e Francesca Carollo.
Jo si rifà a un’abitudine indiana di affiggere una bambola sulla porta di casa di ciascuna donna che ha subito violenza. Seguendo il modello delle classiche pigotte, le antiche bambole povere di pezza, partecipano all’iniziale installazione 50 stilisti, 20 artisti, 30 associazioni no profit. In particolare le allieve della scuola meneghina san Giusto realizzano un buon numero di esemplari.
The wall accoglie le bambole di chiunque voglia testimoniare contro il femminicidio e si arricchisce del contributo anche di semplici cittadini intenzionati a partecipare propositi di pace contro questa violenza.
Nel corso degli anni il muro si estende e sempre più passanti occasionali o intenzionali lo osservano. E proprio per questa ragione è stato voluto all’aperto, anche se c’è pure una parte coperta che si può visitare. A Milano si duplica nella Casa delle Arti di Alda Merini. E poi a Roma, Brescia, Genova e tante altre città. A Venezia è Donatella Versace a inaugurarne uno nel 2019.
L’intento di The wall of Dolls è accendere l’attenzione sulla problematica della violenza alle donne, sia nei cittadini che nelle istituzioni. Bisogna fare opera di prevenzione per combattere una piaga che è ormai come quella della mafia e del terrorismo. E per questo vanno stanziati soldi. Secondo Jo Squillo la griglia delle bambole simboleggia la sofferenza, ma anche la determinazione delle donne contro le violenze subite e lei intende nello specifico mandare un messaggio al Ministro dell’Istruzione per l’introduzione nelle scuole dell’ora di educazione sessuale e sentimentale, per l’avvio di un cambio culturale che arresti il femminicidio. Le stime di questo tipo di violenza, indicano le pareti domestiche come primo luogo riconosciuto o nascosto. Chiaramente, per paura c’è chi non denuncia o denuncia in ritardo…
Le bambole del muro in questi sette anni sono state tante volte rovinate o rubate, qualcuno ha osato violare pure loro.
Per fortuna, afferma la campionessa paralimpica Giusy Versace, ci sono tante persone buone, pronte a ripararle e/o sostituirle.
Accade poi che a luglio 2020 il Muro delle Bambole venga bruciato coi petardi da un gruppo di ragazzini per una bravata. Non solo bruciano il muro, ma aggrediscono anche un uomo che aveva cercato di fermarli.
Jo Squillo e le co-fondatrici Giusy Versace e Francesca Carollo sono pronte ad affermare che il muro verrà presto riparato, e così accade. Apposta però viene lasciata esposta una parte di muro bruciata, triste testimonianza di ulteriore violenza.

Nel 21° secolo le donne uccise in Italia sono state 3.344.
Il numero di femminicidi commessi, continua inesorabilmente a crescere.
Norma D'Alessio