In bilico tra le radici ed il cielo, come un dattero in fiore, l’albero della poesia annuncia la bella stagione di Norma D’Alessio. All’insegna di una naturalità in versione deluxe, sotto il dominio delle metamorfosi, si scava e si penetra dentro un Sesamo che tenta di celare il saccheggio dell’anima. Ma invano. Poiché, qui, chiaramente, i versi si espandono tra zefiri origlianti e cavalloni che stappano champagne. Intanto, fuori, bussano i desideri, ai quali l’autrice dà udienza, mentre lo sguardo trasvola lento/sotto la fatica di un pensiero.
Francesco G, Forte