"U
n capitolo su questo, su quest’altro. L’affanno di comporre un puzzle ed ora il dubbio: ci sono riuscita o manca qualche pezzo, magari il più importante?
E ancora:
basterà a spiegare chi è Arminio, mostrarne il cuore di pane? Sarebbe la cosa cui tengo di più.
Forse per metterlo in evidenza dovevo fare un libro di petali una parola qua una là come note di un’inafferrabile musica, un’impalpabile aurora. Fili d’erba poggiati sulle righe, melodie a ogni giro di pagina.
Ma come si fa a narrare un poeta, se non cercando di entrare nelle pieghe dei suoi versi, fermarsi in una consonante guardandola da giù come fosse una cupola di cielo, sostando nel putiferio di una frase rotta dall’amore. Inciampando come inciampa lui. Si fanno cose così per narrare un poeta.
Poi lo si lascia alle cristalliere dei suoi venti, le rotule della sua terra, i fiocchi di neve, il vino buono d’osteria, il buio della cantina di suo padre."
